La storia del Cartongesso
La storia del cartongesso
La storia che sto per raccontarvi, parla di un prodotto che avrebbe rivoluzionato il mondo delle costruzioni, è la storia di una svolta epocale, da li in poi sarebbe tutto cambiato, questa è la storia del cartongesso dalla sua ideazione, passando per le successive evoluzioni, alla lastra che conosciamo oggi. I fatti qui riportati, sono frutto di ricerca tra le fonti storiche, racconti ed esperienza personale, buona lettura.
La grande diffusione e facilità di reperimento del gesso minerale ha sempre favorito, fin dai primordi dell'architettura lo sviluppo di tecniche costruttive basate sul suo impiego. Già popolazioni, come Babilonesi, Caldei ed Egizi, conoscevano bene l'arte del gesso ma com'è costituito un pannello di cartongesso? Qua occorre parlare un pò di chimica: il solfato di calcio è un composto inorganico con formula CaSo4, conosciuto anche come Gesso di Parigi, si trova naturalmente come gesso minerale. Il minerale viene estratto dalla cava, Il gesso grezzo viene quindi riscaldato per separarlo dall'acqua, quindi leggermente reidratato per produrre l'emiidrato di Solfato di Calcio, il composto viene quindi mescolato con fibre di vetro, plastificante, agente schiumogeno ed eventualmente altri additivi, in base alla prestazione richiesta dal tipo di lastra. La miscela liquida viene quindi colata tra due fogli di cartone, uno sopra ed uno sotto, transita attraverso una serie di rulli che ne determinano la larghezza (generalmente 120 cm) e lo spessore (1,25 cm). Durante il transito sui rulli, la lastra ottiene fin da subito una certa resistenza ma occorre venga essiccata, ragion per cui l'ultima fase, prima della pallettizzazione, è quella di sostare all'interno di un grande forno. A questo punto, la nostra moderna lastra in cartongesso è pronta per l'utilizzo ma veniamo all'ideatore, colui che ebbe per primo l'intuizione di questo processo produttivo.
Augustine Sackett nacque nel Connecticut nel 1841, studiò al Rensseelaer Polytechnic Institute nel 1850, trascorse gran parte della sua vita negli Stati Uniti nord-orientali fino agli ultimi decenni, dove visse con moglie e figlia in Madison Avenue a New York City. Nella seconda metà del 1800: Augustine Sackett e Fred Kane, ebbero l'idea di creare un pannello di: gesso, paglia, catrame e carta, progettarono una macchina per fabbricarlo nel 1880. Nel 1888 svilupparono una lastra denominata
"Sackett Board" ottenuta comprimendo il gesso tra strati di carta feltro, il 22 maggio 1894, Augustine Sackett ottenne il brevetto U.S. No. 520123, intitolato "Inside Wall Covering"
Il rivestimento murale sviluppato da Sackett era destinato a sostituire le assi di legno e l'intonaco, la lastra veniva letteralmente inchiodata alle strutture portanti della casa per poi esser successivamente rasata. La Sackett Board era sufficientemente spessa da poter garantire il livello di rigidità richiesto per la formazione di una parete, allo stesso tempo era sufficientemente duttile da permetterne la lavorazione e sufficientemente resistente, da evitare fessurazioni. La lastra per il muro a secco, ridusse i tempi di costruzione sensibilmente, questo fu il primo aspetto a decretarne l'inizio del suo successo. Nei successivi otto anni, Sackett aprì diversi stabilimenti, arrivando ad una produzione nel 1901 di 500.000 metri quadrati di lastre prodotte, un successo inarrestabile ancora oggi in evoluzione, Sackett, è a ragion veduta, considerato il "nonno" dell'industria del cartongesso.
Fin dai primi del '900 la produzione di gesso e derivati era piuttosto frammentata, fino a quando nel 1901, trentacinque compagnie indipendenti si unirono dando vita alla USG (United States Gypsum Company) arrivando a controllare il 50% dell'intero mercato degli Stati Uniti. L'anno seguente la USG sviluppò il suo primo prodotto da costruzione, un blocchetto ignifugo a base gesso, il "Pyrobar". Nel 1909 sempre la USG acquisì la Sackett Plaster Board Company, entrando di fatto nel mondo delle lastre in gesso rivestito, Augustine Sackett, fu direttore della USG fino alla sua morte nel 1914.
Sewell Avery, presidente della USG, fu una figura piuttosto importante per l'azienda stessa, la caratterizzò di una forte divisione di ricerca e sviluppo, nel 1910 fu creato il processo per avvolgere i bordi della "Sackett Board" e furono inoltre eliminati i due strati interni di carta e feltro per sostituirlo con una copertura a base di carta. L'evoluzione della lastra continuò e verso la fine del 1916, una nuova innovazione, portò alla produzione di lastre con un singolo strato di gesso e carta, la chiamarono "Adamant Panel Board" poi un'agente di vendita suggerì di commercializzarla con il marchio aziendale "Sheetrock®" un rivestimento per pareti che non brucia e non si deforma, l'anno successivo la USG ne perfezionò ancora la tecnologia, correva l'anno 1917 ed era appena nato il moderno cartongesso.
Anni turbolenti, era in corso la prima guerra mondiale e precisamente nello stesso anno, la convocazione di truppe americane, determinò una urgente necessità di alloggi militari temporanei, sia nel paese che all'estero. Per soddisfare questa necessità, furono impiegati diversi tipi di materiale da costruzione ma quando un'incendio in caserma, provocò la morte di numerose persone al suo interno, i militari dovettero cercare un'alternativa resistente al fuoco. Il cartongesso era la soluzione ideale e venne adottato dall'esercito come materiale preferito, per la costruzione di alloggi, il cartongesso, si stava facendo conoscere seriamente per le sue prestazioni. Ci vollero però altri 25 anni prima che i costruttori iniziassero ad utilizzare il cartongesso in quantità considerevoli, essi tuttavia erano titubanti, lo consideravano una semplice alternativa scadente rispetto ai metodi tradizionali.
La svolta avvenne quando gli Stati Uniti furono coinvolti direttamente nella seconda guerra mondiale, molta forza lavoro fu dirottata a favore dell'industria bellica, la carenza di manovalanza, indusse i costruttori ad orientarsi verso sistemi costruttivi che richiedessero meno forza lavoro, iniziarono ad utilizzare il cartongesso. Alla fine del 1945 il cartongesso era diventato il materiale da costruzione dominante, durante il boom edilizio del dopo guerra i costruttori approfittarono della rapidità di installazione del cartongesso, garantendosi quindi profitti elevati.
In Europa, la comparsa del cartongesso avvenne nel corso della prima guerra mondiale, poco dopo la sua invenzione. La sua diffusione fu circoscritta alle nazioni più settentrionali dato che era già pratica consolidata in quelle zone, costruire con tecnica a telaio di legno, il cartongesso meglio si adattava alla sua applicazione. La diffusione nel resto d'Europa avvenne negli anni '60 e quindi anche in Italia. Tra i più grandi produttori Europei, un ruolo di primo piano fu subito rivestito da Knauf. La Gebr. Westdeutsche Gipswerke di Iphofen, fu fondata nel 1932 dai fratelli Alfons N. Knauf e Karl Knauf, entrambi ingegneri. Lo stabilimento fu creato a Perl sulla Mosella.
Knauf Italia è stata fondata nel 1977 come sede logistica della multinazionale tedesca, conta due stabilimenti in toscana: uno per la produzione di lastre e profili, l'altro per la produzione di intonaci e stucchi.
Questa storia è in continua evoluzione, una storia che si fonde con la nostra storia aziendale. La nostra collaborazione con Knauf dura da oltre un trentennio, una storia che con volontà portiamo avanti orgogliosamente
ma attenzione....la storia del cartongesso, non è mica finita qui, negli ultimi anni sono state apportate numerosissime innovazioni al sistema: lastre ancora più performanti ai fini antincendio, lastre ad alta densità, lastre per purificare l'aria, lastre da costruzione per esterni (Aquapanel) lastre per sottofondi a secco, lastre per isolamento acustico e tante altre. Il mondo del cartongesso ci appartiene, la passione per il nostro lavoro, ci motiva e gratifica giorno per giorno, questa ricerca, è un'omaggio all'uomo che per primo ebbe l'intuizione, agli ingegneri, gli addetti ai lavori ed a noi applicatori, che giorno dopo giorno, con il nostro lavoro, contribuiamo ad alimentare questa incredibile e fantastica storia.







