La protezione passiva al fuoco
Eppur non brucia....
Sembra strano ma è così....il cartongesso non è materiale combustibile, anzi, le sue svariate possibilità di applicazione lo rendono uno dei materiali più flessibili e prestazionali a nostra disposizione, utilizzabile nei più svariati contesti di protezione degli edifici, ai fini antincendio. Per contrastare la diffusione degli incendi, normativamente, è obbligatorio riqualificare (nel caso di strutture esistenti) gli edifici in base alle rispettive destinazioni d'uso.
Tutte le lastre in cartongesso, anche le normali, sono prodotti incombustibili, resistenti al fuoco ed al calore, esistono tuttavia lastre "speciali" progettate al fine di avere una performance superiore. Questi pannelli, sono destinati alla costruzione di strutture, siano esse pareti o controsoffitti, resistenti al fuoco ma per resistenza al fuoco cosa intendiamo?
Sentiamo spesso parlare di REI120 (ora R-EI) ma che significa esattamente questa sigla?
R.E.I. è semplicemente un acronimo, che serve ad identificare la resistenza al fuoco di un elemento costruttivo, quindi:
R: indica la stabilità intesa come attitudine a conservare la resistenza meccanica sotto l’azione del fuoco
E: indica la tenuta ai fumi intesa come attitudine a non lasciare passare né produrre vapori o gas caldi
I: indica l’isolamento termico inteso come attitudine a ridurre la trasmissione di calore
Ed il numerino che segue? Il numero rappresenta i minuti entro i quali, tutte le caratteristiche di cui sopra, devono essere soddisfatte, nel caso di 120, stiamo parlando di due ore.

Quindi una semplice lastra ha una resistenza di questo tipo? ebbene no....la lastra deve far parte di un sistema, non è quindi la semplice lastra che risolve il problema, essa offre un contributo ma se parliamo di resistenza di una struttura, ad esempio di una parete divisoria antincendio in cartongesso, ebbene questa probabilmente sarà composta da ben quattro lastre, applicate in doppio strato, su entrambi i lati della parete stessa. Esiste un'elenco di rapporti di prova (certificati) relativi alle più svariate tipologie di pareti e relative tempistiche, in questo caso, basta scegliere la tipologia costruttiva che fa al caso nostro, ed il gioco è fatto. Mettiamo invece il caso che si debba incrementare la resistenza al fuoco di un solaio, qua il discorso si fa più complesso, occorre determinare con precisione il tipo di solaio (latero cemento, predalles, cemento armato, legno, ecc..) conoscerne gli strati di cui è composto, gli spessori ed individuare lo specifico rapporto di prova (qualora sia disponibile), quindi applicare la tecnica e la lastra/e previste.

Togliamoci quindi dalla testa che una lastra, sia essa in: cartongesso, ai silicati di calcio, possa da sola, esser già REI o che un controsoffitto a pannelli ispezionabili, abbia un comportamento detto "a membrana" perché così non è.
Affidarsi ad operatori dalla dubbia preparazione, potrebbe essere piuttosto rischioso nonché oneroso, la questione della prevenzione incendi, è tematica delicata ed occorre affidarsi a specialisti conoscitori della materia. I nostri tecnici, sono formati ed abilitati ad assistervi nella corretta progettazione ed attuazione, delle migliori tecniche costruttive, atte a risolvere le più svariate casistiche.







